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Parkinson e depressione:
come affrontarla

Professionalità e sensibilità per il tuo caro

Ormai è ben noto come Parkinson e depressione siano collegate ma per affrontare al meglio le due patologie è importante capire il nesso tra le due.

Quindi, oltre alla sintomatologia fisica tipica di questo morbo, è possibile che si sviluppi anche uno stato depressivo.

Parliamo non solamente di un senso di tristezza e angoscia che può sopraggiungere a livello emotivo per il fatto che si è malati, ma di un problema depressivo patologico.

Cerchiamo allora di capire la correlazione tra depressione e Parkinson e come gestire possibili sbalzi d’umore in questi pazienti.

Relazione tra Parkinson e depressione

Dal momento che il morbo di Parkinson va a colpire le cellule nervose cerebrali, non è raro che, oltre a sintomi motori, possa dare luogo anche a sintomi depressivi. Ecco che quindi tali pazienti possono sperimentare anche la depressione.

depressione nei malati di parkinsonDiciamo subito però che la tristezza e la sofferenza che possono subentrare quando il morbo viene diagnosticato non hanno nulla a che vedere con la vera depressione.

Cioè è normale sentirsi abbattuti quando si viene a conoscenza di avere una patologia neurodegenerativa e invalidante come questa ma la depressione è invece una condizione patologica ben diversa e più seria.

Si tratta infatti di un disturbo dell’umore che incide in maniera significativa sulla vita della persona. Ma come sono correlate le due patologie?

Intanto è un dato statistico che circa il 40% dei malati di Parkinson siano anche depressi e la depressione in questi casi viene considerata un sintomo legato a questo morbo così come lo è il tremore.

I sintomi depressivi possono sopraggiungere in qualsiasi fase: ci sono pazienti che accusano questi disturbi tempo prima che si palesino sintomi motori, mentre altri pazienti che diventano depressi anche anni dopo la diagnosi del morbo. 

Tutto dipende da alterazioni chimiche cerebrali che danno origine a questi e altri sintomi tipici della malattia neurodegenerativa in questione. Infatti si ha una diminuzione di alcuni neurotrasmettitori come la dopamina, la serotonina e la noradrenalina e ciò può generare disturbi dell’umore come la depressione.

Quindi non si tratta semplicemente di uno stato di ansia e tristezza legato alla patologia ma ci sono dei fattori chimici predisponenti. Il medico indagherà per capire se il paziente presenta entrambi i disturbi e potrà così impostare una terapia efficace.

Parkinson e sbalzi d’umore

Temendo di non riuscire ad affrontare questa nuova condizione legata alla malattia, il soggetto tende a diventare insicuro e pessimista, sviluppando paura nell’affrontare la vita e anche nervosismo per l’incapacità di svolgere in autonomia azioni per lui fondamentali.

parkinson e sbalzi di umoreCol tempo sviluppa una certa dipendenza non solo fisica ma anche emotiva verso familiari e tende a non volere uscire di casa.

Ma come si sente un malato di Parkinson e come incide questo dal punto di vista emotivo e fisico?

Le ricerche in merito dicono che i problemi psicologici e depressivi di tali malati vadano ad incidere negativamente sulla loro salute in maniera significativa.

Che sviluppi la depressione o meno, il paziente potrà comunque avere un calo del tono dell’umore e forte stress dovuti alle difficoltà oggettive che questa patologia comporta: la difficoltà nei rapporti sociali, il non voler accettare una condizione di invalidità fisica che peggiora nel tempo, la sofferenza nel non poter compiere gesti e azioni normalmente molto semplici.

Anche chi assiste questi malati potrebbe accusare stress e difficoltà emotive.

Ecco perché è sempre buono ricevere un supporto emotivo e fisico anche per coloro che assistono tali malati.

Parkinson e depressione: lo stress emotivo

Come abbiamo detto tali pazienti possono avere un grado elevato di stress emotivo legato alla loro condizione di invalidità progressiva.

stress emotivo e parkinsonAnsia, panico, confusione e depressione possono insorgere e possono andare a peggiorare il quadro clinico e le condizioni generali del malato. Questo porta il malato di Parkinson a limitare le uscite e ad uno stato di malavoglia.

Un luogo comune afferma che chi ha il Parkinson dorme sempre: questo non è assolutamente vero. Tali pazienti riferiscono di avere problemi nell’addormentarsi e un sonno disturbato durante la notte con numerosi risvegli.

Questo poi porta ad una sonnolenza durante il giorno che, unita ad uno stato depressivo può far sì che la persona tenda a dormire più del dovuto.

Anche qui è fondamentale l’aiuto e il supporto emotivo del assistente per malati di Parkinson che dovrà, nei momenti più difficili e bui della vita dell’assistito, motivarlo ed incoraggiarlo a non lasciarsi andare.

Assistentesanitario.it dispone di personale empatico e molto motivato che potrà assistere nel migliore dei modi la persona malata e sostenerla quotidianamente.

Anche per i famigliari o per chi si prende cura del malato sarà un valido aiuto poter contare su personale preparato e di fiducia.

Questo concorrerà a ridurre ansia e stress non solo dell’assistito ma della sua famiglia.

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